Per l’arbitro Consob la banca popolare che non ha eseguito l’ordine di vendita delle azioni deve risarcire l’azionista per i danni subiti nella misura dell’80% del controvalore complessivo dell’investimento, oltre alla rivalutazione monetaria.
L’ACF censura ancora una volta la condotta di una banca popolare che di fatto ha danneggiato un azionista “per non avere adottato delle procedure trasparenti, corrette e non discriminatorie nella trattazione dell’ordine di vendita riguardante le azioni di propria emissione, ma anche (ii) il verificarsi degli “scavalcamenti”.
L’Arbitro per le Controversie Finanziarie continua ad emanare provvedimenti favorevoli per i risparmiatori.
E’ infatti stato accertato che non sempre il risparmiatore è stato informato circa il fatto che le azioni e le obbligazioni emesse e vendute dalle banche popolari non quotate in borsa, sono in realtà titoli illiquidi, difficilmente vendibili e sono un prodotto non adatto a risparmiatori con poca esperienza finanziaria.
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