Il Tribunale di Trani, con una sentenza depositata il 26 gennaio scorso, ha condannato la Banca Popolare di Bari a risarcire oltre 27.000 euro a un risparmiatore di Molfetta, indotto ad acquistare le azioni dell’istituto barese senza che gli fosse stata fornita un’adeguata informativa sulle caratteristiche dell’investimento.
“Siamo molto soddisfatti per questa pronuncia del Giudice, Dott. Giuseppe Rana – commentano gli Avvocati Antonio e Giulio Calvani, dell’Unione Nazionale Consumatori, che hanno difeso in giudizio il risparmiatore molfettese – dal momento che conferma completamente la nostra tesi e cioè che la Banca ha venduto a tappetto questi titoli a rischio elevato, non svolgendo alcuna corretta valutazione sull’adeguatezza dell’investimento proposto ai risparmiatori e senza informarli dei rischi cui potevano andare incontro.
Nel caso deciso dal Tribunale di Trani, addirittura, al momento dell’acquisto sollecitato dai funzionari della Banca, il risparmiatore in questione aveva già oltre ottant’anni e non aveva alcuna conoscenza o competenza in ambito economico e finanziario. Eppure la Banca non ha esitato un momento a indurlo ad acquistare le sue azioni che, poi, nel giro di qualche anno si sono completamente azzerate, facendogli perdere tutti i suoi risparmi, faticosamente messi da parte in una vita di lavoro per potersi garantire una vecchiaia serena. Oggi finalmente è stata fatta giustizia”.
“Questa sentenza del Tribunale di Trani – proseguono gli Avv.ti Calvani – è molto importante anche perché, in modo puntuale e approfondito, ribalta un precedente orientamento dello stesso Tribunale che, con un diverso Giudice, aveva in passato rigettato una analoga domanda proposta da un risparmiatore. Possiamo dire con soddisfazione, quindi, che anche il Tribunale di Trani si schiera dalla parte dei risparmiatori “traditi” e azzerati, come già fatto in numerose altre pronunce favorevoli, su vicende analoghe, anche dai Tribunali di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce.”
“Noi – concludono gli Avvocati Calvani – continueremo a stare dalla parte dei risparmiatori che hanno visto i loro patrimoni azzerarsi per responsabilità che, evidentemente, non erano le loro. Da anni ci battiamo per questo e ora, finalmente, anche i Tribunali confermano le nostre tesi. Ci auguriamo che la Banca Popolare di Bari e le istituzioni, anche alla luce di queste pronunce, mettano in campo delle iniziative in grado di risarcire e indennizzare tutti i risparmiatori coinvolti, altrimenti non potremo far altro che continuare la nostra battaglia nelle aule di Tribunale”.
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