Prima importante vittoria per i consumatori in uno degli oltre 800 giudizi civili tuttora e pendenti azionati dai risparmiatori nei confronti della Banca Popolare di Bari.
La sentenza emessa dal Tribunale di Bari nella persona della dott.ssa Napoliello accende le speranze di tanti risparmiatori che erano stati indotti ad acquistare le azioni della Banca Popolare di Bari, credendo si trattasse di un investimento sicuro ed a basso rischio.
Il Tribunale di Bari ha accertato che la Banca Popolare di Bari non soltanto ha violato gli obblighi informativi, omettendo di dare alla risparmiatrice importanti informazioni in ordine alla effettiva rischiosità del titolo ma non nemmeno rispettato in sede di collocamento dei titoli di propria emissione, il principio di adeguatezza rispetto al profilo di rischio della cliente.
Ancora la Banca Popolare di Bari secondo la dott.ssa Napoliello avrebbe “suggerito” alla risparmiatrice di investire la gran parte di tutti i propri risparmi in titoli BPB senza consigliare o quantomeno avvertirla che avrebbe dovuto diversificare gli investimenti per evitare un eccesso di concentrazione.
“Sono tutti argomenti che da anni stiamo portando avanti nei giudizi e negli arbitrati azionati nei confronti della BPB, mi congratulo con i colleghi che hanno ottenuto questo importante risultato – afferma l’Avv. Antonio Calvani dell’Unione Nazionale Consumatori – e confido che questa sentenza sia soltanto il primo di tanti provvedimenti favorevoli per i consumatori – auspica l’Avv. Calvani.
“Questa sentenza è importante anche perché arriva in un momento in cui il tavolo di conciliazione attivato con il nuovo management della Banca Popolare di Bari, è fermo ad un punto di stallo”
Questa sentenza è un segnale per la Banca Popolare di Bari affinchè comprenda che è più conveniente trattare in sede di conciliazione con i risparmiatori piuttosto che soccombere nei giudizi – conclude l’Avv. Antonio Calvani.
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