“Come sempre, in queste circostanze, il rischio più grosso è che a pagare siano i cittadini e, in particolare, le fasce più fragili della popolazione, quelle che hanno maggior bisogno di una sanità pubblica che funzioni e che sia vicina alle esigenze dei più deboli”.
L’avv. Antonio Calvani, responsabile della Delegazione di Molfetta dell’Unione Nazionale Consumatori, annuncia così l’adesione della sua associazione alla mobilitazione in atto, in queste ore, per difendere l’Ospedale di Molfetta che esce fortemente penalizzato e ridimensionato dal Piano di Riordino Ospedaliero adottato nei giorni scorsi in Giunta Regionale.
“Tagliare reparti e servizi che funzionano e che rappresentano da sempre un presidio sanitario imprescindibile per tantissimi cittadini, rischia di pregiudicare l’effettività stessa del diritto alla salute sancito dalla Costituzione, e questo è inaccettabile. Non si tratta di battaglie campanilistiche, ma della difesa di un modello di sanità pubblica che rappresenta un caposaldo imprescindibile per i cittadini, destinatari finali di ogni servizio, che non possono correre il rischio, per scelte operate senza alcun confronto con il territorio, di avere oggi minori tutele. Il progressivo smantellamento della sanità pubblica non può che portare all’erogazione di servizi peggiori e, quindi, all’inevitabile ricorso alla sanità privata che sembra essere l’unica beneficiaria di questo disegno”.
“Per questo – conclude l’Avv. Calvani – l’Unione Nazionale Consumatori di Molfetta aderisce con convinzione al Comitato in difesa dell’Ospedale ‘Don Tonino Bello’ e comunica ai propri iscritti ed associati che sarà possibile già da questo pomeriggio sottoscrivere la petizione presso la nuova sede al Viale Pio XI n. 48/10 (complesso Le Mimose)”.